Via libera al terzo mandato per De Luca: ok del Consiglio tra tensioni e votazioni in aula
| di RedazioneLa folla è quella delle grandi occasioni. L’aula è gremita: posti a sedere e in piedi esauriti, a dimostrazione dell’importanza del voto per il terzo mandato di Vincenzo De Luca. Il governatore arriva tra i primi, con espressione seria e uno sguardo determinato, evitando ogni contatto con i giornalisti.
A differenza di De Luca, i consiglieri del Partito Democratico, sotto pressione per quella che il partito nazionale definisce “insubordinazione”, entrano alla spicciolata. La maggioranza sembra comunque determinata a confermare il sostegno, con solo una nota dissonante: la consigliera Bruna Fiola, richiamata poco prima del voto da Nello Mastursi, braccio destro del governatore, per un tentativo di convincimento. Ma i numeri, per De Luca, ci sono.
Tra i sostenitori spicca Valeria Ciarambino, un tempo candidata alla presidenza per il Movimento 5 Stelle, oggi schierata apertamente a favore di De Luca. “Non capisco quest’ipocrisia: è giusto che si prosegua il lavoro e De Luca chieda il voto agli elettori,” dichiara con convinzione.
L’opposizione, rappresentata dall’ex governatore Stefano Caldoro, non manca di farsi sentire: “Altro che lodo Alfano come legge ad personam… In questo caso siamo stati trascinati in questo teatrino per una norma che vale e varrà solo per una persona: tanto valeva inserire la data di nascita del presidente!”
Il vicegovernatore Fulvio Bonavitacola interviene a favore della norma, spiegando che analoghi provvedimenti sono stati presi altrove, come in Piemonte nel luglio 2023. “Certo, siamo arrivati in ritardo, ma questa norma andava recepita. Dieci anni non bastano per lasciare il segno in una regione.”
L’intervento di Mario Casillo, capogruppo del PD, è sentito: “Abbiamo il senso di appartenenza al PD ma non possiamo ignorare il lavoro fatto in questi nove anni. Spero possiamo governare assieme per i prossimi cinque anni, con tutto il PD e De Luca.” Anche il renziano Tommaso Pellegrino si schiera: “Questa mattina la maggioranza è unita. Il nostro candidato è De Luca.” Il governatore risponde tirando fuori un corno portafortuna, quasi a esorcizzare le sfide future.
Dopo un’ora di discussione si arriva finalmente al voto, con il leghista Nappi che richiede l’appello nominale, accendendo la tensione in aula. Tra urla e proteste, il presidente Oliviero prova a riportare l’ordine: “Vutamm’, facimme primma!”
Il risultato del voto è netto: 34 voti favorevoli, 16 contrari, con Bruna Fiola unica astenuta nel gruppo PD. Per Vincenzo De Luca, ora, la strada verso il terzo mandato è finalmente libera.
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