Vibonati, sotto sequestro il sito di stoccaggio dei rifiuti
| di Marianna ValloneA Vibonati, nell’ambito di attività d’indagine, i carabinieri del Noe di Salerno nelle ultime settimane hanno avviato una serie di ispezioni nel centro di raccolta comunale dei rifiuti solido urbani, esteso su una superficie di circa 1.500 mq. Le ricognizioni hanno consentito di individuare e documentare la gestione illecita di circa 2.000 tonnellate di rifiuti costituiti prevalentemente da rifiuti elettronici, ingombranti, plastica, umido, vetro e imballaggi metallici prodotti nel territorio del comune cilentano. Nell’impianto, infatti, venivano stoccati i rifiuti senza le necessarie coperture e completamente esposti agli agenti atmosferici. Tradotto, i reflui non trattati dagli idonei sistemi di depurazione e contaminati dalle sostanze inquinanti, si riversavano direttamente nel vallone sottostante. Il sito di stoccaggio, sorto negli anni ’90, si trova a circa 5 chilometri dal centro abitato in una zona quasi disabitata, ma nei pressi di una vasta pineta. L’affidatario del sito di stoccaggio è stato denunciato in stato di libertà dai carabinieri del Noe che hanno avviato le indagini dopo le numerose segnalazioni giunte da parte dei cittadini, che avevano lamentato una forte puzza proveniente dal sito e la presenza di una montagna di rifiuti misti. «In questa area – spiegavano i cittadini – i casi di tumore sono in forte aumento e Asl e Comune sono inattivi». Dopo il sequestro preventivo, il comandante della Polizia municipale con un avviso pubblico aveva invitato i cittadini da venerdì e fino a nuove disposizioni a non depositare i rifiuti davanti la propria abitazione. Una decisione che ha spinto i cittadini a chiedere spiegazioni al sindaco, Franco Brusco, il quale con una ordinanza ha rassicurato tutti, assicurando invece il normale servizio di raccolta dei rifiuti per evitare qualsiasi problema igienico sanitario.
©Riproduzione riservata