Vibonati, Brusco verso le dimissioni: «Maggioranza sorda e supponente»

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Vibonati, Brusco verso le dimissioni: «Maggioranza sorda e supponente»

Il consigliere comunale di Vibonati, Gianni Brusco, vicino alle dimissioni. Nei prossimi giorni formalizzerà la sua uscita di scena dal consiglio per «dare spazio a Dalia De Filippo – ha scritto in una lettera aperta – che avrà l’onere o l’onore di ricoprire la carica per l’alto numero di consensi raccolti nella scorsa competizione elettorale. Ma rinnovo – spiega – il mio impegno al servizio dei cittadini, rimanendo in stretto contatto con gli amici del gruppo ‘Amministriamo insieme’». Alla base della sua decisione ci sarebbe anche altro. «La prospettiva di misurarmi nell’agone politico-amministrativo  ha assunto da subito i connotati – prosegue Brusco – di un confronto aspro e serrato con una maggioranza spesso sorda a recepire le ragioni degli altri, lontana anni luce dai veri problemi dei cittadini; capace con la sua supponenza di produrre inevitabilmente il dissenso dei consiglieri Borrelli e Scognamiglio come dell’assessore Ferrigno». Nella lettera passa in rassegna le opposizioni e gli «sprichi evitati» – sottolinea il consigliere: «come il progetto irrealizzabile della pista ciclabile evitando uno spreco di 1.200.00,00 euro, il parco della sughera, il nucleo di valutazione che ha prodotto un inutile esborso di oltre 20mila euro». Brusco spiega poi che il gruppo di minoranza ha condannato con veemenza «la condotta poco responsabile tenuta dalla maggioranza» e cioé:«la gestione superficiale dei debiti fuori bilancio, la mancata riassunzione degli operatori ecologici e lo stillicidio del pagamento degli stipendi con colpevole ritardo, l’improvvida decisione di far sgomberare il chiosco ortofrutticolo col pretesto di voler riqualificare il lungomare, l’utilizzo arbitrario delle risorse del Piano di zona». «Lascio il testimone – conclude – a una persona intraprendente, animata da una forte passione civile (Dalia De Filippo, ndr) la cui costante presenza in mezzo ai giovani ne fa l’interprete autentica del disagio e delle problematiche con cui sono costretti a misurarsi». Leggi la lettera integrale 

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