Villa Matarazzo, il Parco nazionale del Cilento incontra i giovani per proteggere mare e biodiversità
| di Antonio VuoloL’impegno dell’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni per la tutela del mare, in particolare nelle sue due Aree Marine Protette di Santa Maria di Castellabate e di Costa degli Infreschi e della Masseta, si è concretizzato oggi, a Villa Matarazzo, in una mattinata di informazione/divulgazione rivolta ai giovanissimi studenti dell’Istituto comprensivo “Castellabate” sulle attività dell’Ente nell’ambito del Progetto Life Sea.Net, che sta attuando in collaborazione con gli altri partner e il coordinamento di Legambiente. Il progetto, cofinanziato dall’Unione Europea, riguarda i siti marini della Rete Natura 2000, di cui si propone di diffondere la conoscenza, evidenziandone il ruolo strategico nella conservazione della biodiversità marina. In quest’ottica, l’evento di oggi è stato dedicato prevalentemente alla Posidonia oceanica, individuata dal progetto tra gli habitat primari da salvaguardare, e la tartaruga Caretta caretta, specie target del progetto stesso, che ha trovato da diversi anni sulle spiagge cilentane siti ideali per la sua riproduzione.
Dopo il saluto del Presidente del Parco, Giuseppe Coccorullo, il Direttore dell’Ente, Romano Gregorio, ha illustrato ai ragazzi le varie attività poste in essere nelle Aree Marine Protette cilentane a tutela della Posidonia, presente sia sui fondali di Santa Maria di Castellabate che di Costa degli Infreschi e della Masseta, con estese praterie e importanti formazioni di banquettes, a protezione della fascia costiera. Il Direttore Romano Gregorio ha anche spiegato, con il supporto di immagini della deposizione delle uova, della nascita delle tartarughine come ben 5 siti dell’AMP di Santa Maria di Castellabate siano stati scelti dalle tartarughe marine per i loro nidi durante la scorsa estate e come le spiagge cilentane si siano confermate anche nel 2024 tra le più frequentate dalle Caretta caretta per la riproduzione lungo le coste della Penisola. Questi dati confermano l’efficacia della collaborazione, ormai avviata da anni, con la Stazione Zoologica di Napoli “Anton Dohrn” per la protezione delle tartarughe marine.
I ragazzi hanno visitato gli spazi di Villa Matarazzo dedicati ai Musei che illustrano gli areali più significativi del territorio del Parco e delle sue Aree Marine Protette e si sono intrattenuti in attività laboratoriali sulla tutela dell’ambiente marino dai comportamenti umani che ne compromettono la stessa sopravvivenza e che mettono a rischio le specie che lo popolano, comprese le tartarughe marine del Mediterraneo. Un pescatore ha mostrato ai ragazzi la plastica tirata su con le reti durante la pesca notturna, spiegandone l’impatto sull’ambiente marino. Tanti spunti e sollecitazioni alla riflessione e, soprattutto, all’adozione di comportamenti rispettosi dell’ambiente a terra e a mare di cui i ragazzi possono essere protagonisti nel loro quotidiano ed utili divulgatori.
«Abbiamo un patrimonio straordinario da tutelare – ha dichiarato il Presidente Coccorullo – e le azioni positive che il Parco sta svolgendo anche attraverso la realizzazione di questo progetto Life, consapevole della responsabilità di gestire al meglio due Aree Marine Protette nel territorio di sua competenza, sono finalizzate a preservarlo, proprio per trasmetterlo alle prossime generazioni». «Con il progetto Life Sea.Net – ha sottolineato il Direttore Romano Gregorio – stiamo realizzando delle attività pratiche a tutela di specie di particolare interesse e stiamo contestualmente divulgando il valore della Rete Natura 2000 sia per la tutela della biodiversità sia per migliorare la governance dei siti che ne fanno parte». «Fare rete tra le Aree Marine Protette e tutti i partner che partecipano al progetto – ha chiosato la funzionaria che si occupa della gestione amministrativa del progetto per il Parco, Elena Petrone – è tra gli obiettivi prioritari a cui stiamo lavorando, attraverso azioni positive che possano diventare punto di riferimento e modello di gestione virtuosa sia nelle aree protette che a vantaggio dell’ambiente marino in generale».
Partner del Progetto Life Sea.Net sono Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, le Aree Marine Protette di Santa Maria di Castellabate, Costa degli Infreschi e della Masseta, Regno di Nettuno, Punta Campanella, Isole Egadi, Regione Campania, Regione Basilicata, ISPRA, Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, Federpesca. Coordinamento di Legambiente.
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