Violenta una ragazza disabile in un’area rurale: arrestato un 27enne
| di RedazioneUna giovane di 31 anni, che chiameremo Sara (nome di fantasia), ha vissuto un’esperienza drammatica che ha raccontato ai carabinieri di Montecorvino Rovella il 30 settembre scorso. La vicenda ha portato all’arresto di un 27enne del luogo, accusato di violenza sessuale aggravata e lesioni personali. L’episodio, che ha sconvolto la comunità, è avvenuto in un’area rurale e isolata del comune picentino.
Secondo quanto emerso dalle indagini, Sara è una giovane con deficit intellettivo, diagnosticato dai medici a novembre dello scorso anno. Nonostante questa condizione, il suo racconto dell’incubo vissuto è stato giudicato “attendibile e coerente” dal consulente psichiatrico incaricato dal pubblico ministero. Il gip Marilena Albarano ha quindi emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 27enne, misura eseguita dai carabinieri di Montecorvino Rovella sotto la guida della Compagnia di Battipaglia.
La vicenda ha avuto luogo mentre Sara stava tornando a casa, percorrendo lo stradone che conduce alla sua abitazione. Il 27enne, che la conosceva di vista, l’avrebbe avvicinata con la forza, portandola in una zona buia e isolata, tra la vegetazione. «Non chiamare nessuno e non dire niente a nessuno», avrebbe detto l’uomo prima di immobilizzarla e tentare di abusare di lei.
Il racconto di Sara è straziante: «Gridavo, piangevo e cercavo aiuto, ma nessuno poteva sentirmi». Durante l’aggressione, l’uomo avrebbe anche cercato di corromperla offrendole 10 euro per garantirsi il suo silenzio. Tuttavia, Sara è riuscita a sfuggire dopo circa dieci minuti di terrore, nonostante le minacce dell’aggressore.
La giovane ha denunciato tutto ai carabinieri la sera successiva, accompagnata dalla madre, che ha raccontato agli inquirenti lo stato di profondo sconvolgimento della figlia al suo ritorno a casa. Durante il racconto delle sevizie, Sara ha mostrato i segni fisici dell’aggressione, tra cui graffi al gluteo e al polso destro, che sono stati confermati anche dai medici dell’ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia, i quali hanno rilasciato un referto con una prognosi di due giorni.
Gli investigatori, coordinati dalla Procura di Salerno, hanno raccolto tutte le prove necessarie per richiedere la misura cautelare in carcere, ritenuta indispensabile per evitare la reiterazione del reato. L’arresto del 27enne rappresenta un primo passo verso la giustizia per Sara, che ha trovato il coraggio di denunciare il suo aguzzino nonostante le minacce e la paura.
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