Virus, morte prete Caggiano. Sindaco: «Basta vittime. State a casa»
| di Luigi MartinoDon Alessandro Brignone, parroco di Caggiano, è morto a 46 anni affetto da Covid-19. Il religioso è venuto a mancare nella notte all’ospedale Luigi Curto di Polla dove era stato ricoverato d’urgenza per problemi respiratori, aveva partecipato ad un raduno neocatecumenale di Sala Consilina a fine febbraio e ad inizio marzo. In seguito a quello ed altri raduni, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca aveva disposto con ordinanza del 17 marzo che fosse consentito in entrata e in uscita da Sala Consilina, Caggiano, Polla e Atena Lucana «il solo transito necessario allo svolgimento delle attività riferite a servizi pubblici essenziali, sanitarie o aventi ad oggetto la vendita di generi alimentari o di prima necessità».
Il vescovo di Teggiano-Policastro, monsignor Antonio De Luca, aveva peraltro precisato di aver contattato il sacerdote che aveva celebrato messa a Sala Consilina che gli ha garantito che «sono state rispettate tutte le norme di prevenzione impartite dal vescovo circa l’eliminazione del segno della pace, la distribuzione della comunione sulla mano e la distanza prescritta».
La diocesi di Salerno-Campagna-Acerno ha reso noto oggi, in una nota, che «nella solennità del Suo padre putativo Giuseppe, misteriosamente il Signore ha chiamato a Sè il nostro caro don Alessandro. Ricoverato nell’ospedale di Polla, egli non ha superato la notte. Con grande dolore, ma nella fede suscitata da Colui che è risorto, lo ricorderemo tutti oggi particolarmente nella S. Messa. Non sono ancora noti i particolari delle esequie, che ovviamente dovranno avvenire, come sempre in questo tempo, in forma strettamente privata. Coraggio: il Signore, la Madonna e San Giuseppe ci aiuteranno a vivere e superare questa drammatica e misteriosa circostanza di prova».
Il sindaco di Caggiano, Modesto Lamattina, ha scritto su Facebook: «Il nostro quarto giorno di quarantena inizia nel peggiore dei modi. Questa notte, presso l’ospedale di Polla, non ce l’ha fatta il nostro Don Alessandro. Questo nemico invisibile colpisce la nostra comunità in modo violento e drammatico. Ci stringiamo nel dolore a tutta la sua famiglia, in questo giorno della festa del papà ad un padre che perde un figlio. A tutta la famiglia vanno le nostre sentite condoglianze. Una perdita enorme per la nostra comunità, che non è solo un numero a livello nazionale. Che sia da monito, se non vogliamo continuare a piangere vittime, a quanti ancora irresponsabilmente continuano ad uscire malgrado gli ormai infiniti appelli di restare a casa! Dovete stare a casa! Ciao Don Alessandro».
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