Vola negli Stati Uniti una reliquia del Beato Carlo Acutis influencer di Dio

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Vola negli Stati Uniti una reliquia del Beato Carlo Acutis influencer di Dio

Una reliquia del Beato Carlo Acutis sarà portata negli Usa da monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, dal 3 all’8 aprile, e accompagnerà il triennio di Risveglio Eucaristico nazionale degli Stati Uniti, indetto dai vescovi americani nel novembre scorso, per rinnovare la fede e riscoprire il valore e la presenza reale di Gesù nell’Eucaristia. Carlo Acutis è il primo ‘millennial’ al mondo a essere dichiarato beato. La reliquia del giovane è un frammento del pericardio, la membrana che circondava e che ha protetto il suo cuore.

Durante il soggiorno americano monsignor Sorrentino, che sarà accompagnato da monsignor Anthony Figueiredo, responsabile delle Relazioni Internazionali, e Marina Rosati, responsabile del Museo della Memoria, celebrerà una messa nella diocesi di Rockville Center per 2.400 studenti della Saint Anthony’s High School, South Huntington, con l’esposizione dell’importante reliquia. Nella diocesi di Brooklyn, condurrà un’ora santa diocesana per giovani e adulti presso la chiesa di Nostra Signora del Monte Carmelo, Astoria e parteciperà a un raduno del liceo nella chiesa della Sacra Famiglia, Flushing.

Giovedì sera, 7 aprile, la reliquia sarà consegnata a una delegazione della Conferenza episcopale durante la messa nella chiesa di Santa Rita, Bronx, celebrata dal cardinale Timothy Dolan, arcivescovo di New York. «È una gioia per me portare questa reliquia da Assisi – ha dichiarato il vescovo Sorrentino – dove il Beato Carlo ha detto di sentirsi ‘più felice di tutti’ e dove giacciono oggi le sue spoglie nel Santuario della Spogliazione, il luogo stesso in cui san Francesco, 800 anni prima, si spogliò di tutto per seguire Gesù. La mia preghiera è che la presenza della reliquia del Beato Carlo susciti un desiderio nei nostri fratelli e sorelle americani, soprattutto giovani, non per sprecare la vita, ma per farne un capolavoro, come scelto da Carlo ai nostri tempi e da san Francesco prima di lui».

Il Beato Carlo Acutis, morto di leucemia ad appena 15 anni nel 2006, ha incentrato la sua vita proprio sull’Eucaristia per crescere nel suo rapporto con Gesù: “Quanto più riceviamo l’Eucaristia”, diceva, “più diventeremo come Gesù”. Carlo cercava di partecipare tutti i giorni alla Messa quotidiana e di trascorrere del tempo in Adorazione, credendo che “quando ci troviamo davanti a Gesù nell’Eucaristia, diventiamo santi”.

Legato al Cilento indissolubilmente. Il nonno materno aveva origini di Centola e la famiglia ancora oggi ha una casa nel centro storico. Carlo tornava ogni estate, amava il mare, la cucina e l’amabilità della gente. Spesso si recava a San Mauro la Buca per pregare il miracolo eucaristico avvenuto nel 1969.

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