Volevo solo giocare a ping pong: l’esordio letterario di Ciro Romano. Anteprima nazionale a Salerno
| di Luigi MartinoSabato 23 marzo 2024, alle ore 18.00 presso il Salone dei Marmi a Palazzo di Città – in Piazza Giovanni Amendola – a Salerno, sarà presentato in anteprima nazionale il libro “Volevo solo giocare a ping pong”, di Ciro Romano (Caffèorchidea editore).
Per l’evento sono previsti i saluti del Vicesindaco del Comune di Salerno Paky Memoli. Dialogherà con l’autore Corrado De Rosa (psichiatra e scrittore) e interverrà Ciccio Rocco.
IL LIBRO. È il secondo dopoguerra, il mondo è diviso in due blocchi, ma da una parte e dall’altra le crepe si insinuano: Nixon cerca una exit strategy dal Vietnam, URSS e Cina confliggono sulla politica estera. I Beatles si sono sciolti, ma il loro ultimo singolo “Let it be” lo cantano tutti. Nell’anticamera di un conflitto mondiale nefasto lo sport diventa un mezzo di propaganda ideologica. Ma la vita dei campioni non è mai facile ed è tra il campo e gli spalti che si apre un varco di pace e ribellione.
Storie e aneddoti di un mondo non troppo lontano si alternano fra le pagine di questo libro, rischiarando le vicende di Presidenti, leggende dello sport, attivisti politici e semplici comparse. Fra un golpe e una rivoluzione, ai garofani di Lisbona e alle strade di Budapest fanno da contraltare campi di calcio, piscine di nuoto e piste di atletica. Sport e politica si nutrono delle stesse narrazioni: i popoli e gli atleti affrontano le loro battaglie, che a volte durano vent’anni, altre solo novanta minuti.
Con una scrittura che ha la voce calda di una cronaca appassionata, Ciro Romano disegna una mappa inedita degli anni della guerra fredda e di quel tempo – che forse non è mai passato del tutto – in cui una partita non era mai solo una partita. E in cui un pullman cinese che fa salire a bordo un campione americano di ping pong potrebbe cambiare il corso della Storia.
L’AUTORE. Ciro Romano vive a Salerno con la moglie, due figli e una cagnolina con tre zampe. È avvocato, abilitato alle Magistrature Superiori. Guarda il calcio dall’età di tre anni, e ne scrive per testate giornalistiche e pagine social. Prima per passione, poi per motivi professionali, diventa esperto di tifo radicale. Tiene conferenze e partecipa a dibattiti pubblici per l’abolizione alle limitazioni di legge al tifo e agli spostamenti delle tifoserie. Volevo solo giocare a ping pong è il suo primo libro.
LA PROMOZIONE DEL LIBRO. Volevo solo giocare a ping pong sarà distribuito in tutte le librerie italiane (sia fisiche che online) a partire dall’11 aprile 2024. Il libro è già in lettura presso la stampa nazionale (Il Fatto Quotidiano, L’Avvenire e La Domenica de Il Sole 24 Ore hanno già confermato l’interesse a pubblicarne una recensione). Inoltre il libro sarà presente al Salone del Libro di Torino dal 9 al 13 maggio, a Napoli Città Libro dal 14 al 16 Giugno e alla Frankfurter Buchmesse, la più importante fiera del libro a livello internazionale per lo scambio dei diritti, dal 16 al 20 ottobre 2024.
L’EDITORE. Nata nel 2017, ispirandosi a un luogo letterario – Il Cafè Orquidea del Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi – Caffèorchidea si è imposta da subito fra le realtà editoriali più interessanti nel settore della piccola e media editoria nazionale. Nell’ultimo anno è stata finalista al Premio Mastercard, nella sezione Esordi, con La Sperta e La Babba di Giovanna Di Marco. Titolo finalista anche in altri concorsi prestigiosi (tra i quali: Premio Il Ceppo e Premio Letterario Mario La Cava).
L’editore ha all’attivo importanti collaborazioni con i maggiori professionisti del settore, tra i quali Francesco Borrasso, editor e scrittore, e Stefano Marra, designer dal curriculum internazionale (collaborazioni con Einaudi, Il Sole 24 Ore, The Guardian, The Wall Street Journal) e autore delle copertine dei titoli Caffèorchidea.
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