Voto di scambio, le ambulanze di Squecco sfilavano per Alfieri: ora in manette insieme

| di
Voto di scambio, le ambulanze di Squecco sfilavano per Alfieri: ora in manette insieme

La sfilata delle ambulanze del 9 giugno 2019 a Capaccio-Paestum è tornata sotto i riflettori dopo gli arresti avvenuti ieri nell’ambito dell’inchiesta della Direzione Investigativa Antimafia e della Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno. L’evento, organizzato dall’imprenditore Roberto Squecco per celebrare la vittoria elettorale di Franco Alfieri e della sua ex moglie Stefania Nobili, è diventato il simbolo delle presunte commistioni tra politica e criminalità su cui ora indagano gli inquirenti.

Quella sera, cinque ambulanze sfilarono per le strade della città in una manifestazione di giubilo che suscitò indignazione e polemiche. L’episodio divenne virale sui social e portò l’ASL di Salerno a revocare la convenzione con la Croce Azzurra di Agropoli e Capaccio Paestum, associazione riconducibile proprio a Squecco, soprannominato “il re delle ambulanze”.

Secondo gli investigatori, quell’episodio non fu solo una manifestazione eclatante, ma il segnale tangibile di un sistema in cui il controllo del territorio passava anche attraverso gesti simbolici e plateali. La figura di Squecco emerge ora come centrale nell’indagine che ha portato all’arresto suo e di altre figure politiche locali. Per lui il giudice ha disposto la detenzione in carcere, mentre per Alfieri e Nobili sono stati disposti gli arresti domiciliari.

La sfilata delle ambulanze è diventata così uno degli elementi cardine dell’inchiesta, rivelando un legame tra potere politico e dinamiche criminali che gli inquirenti stanno cercando di ricostruire nei dettagli. L’indagine mira a chiarire in che modo e con quali modalità Squecco abbia influenzato il contesto elettorale e quali vantaggi ne abbia tratto negli anni successivi alla vittoria di Alfieri.

Consigliati per te

©Riproduzione riservata