Torna a far paura il vulcano sommerso nel Tirreno
| di Federico MartinoIl vulcano sottomarino Marsili torna a far parlare di se, ma questa volta ci sono segnali di allarme, segni che destano molta preoccupazione: «Potrebbe succedere anche domani. Le ultime indagini compiute dicono che l’edificio del vulcano non è robusto e le sue pareti sono fragili. Inoltre abbiamo misurato la camera di magma che si è formata negli ultimi anni ed è di grandi dimensioni. Tutto ci dice che il vulcano è attivo e potrebbe eruttare all’improvviso». Enzo Boschi presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, pur nella cautela, ha toni preoccupati raccontando i risultati dell’ultima campagna di ricerche compiute sul Marsili, il più grande vulcano d’Europa, sommerso a 150 chilometri dalle coste della Campania. Misura circa tremila metri dal fondale e la vetta è a 450 metri dalla superficie del mare. La sua struttura lunga 70 chilometri e larga 30. È un mostro nascosto di cui solo gli scandagli hanno rivelato il vero volto. Da Marina di Camerota molti sono i pescatori professionisti, e non, che fanno rotta verso la sua vetta per pescare. Proprio per la sua struttura è un ambito posto di pesca, in quanto lungo le pareti scoscese vivono pesci pregiati quali la cernia e la ancor più pregiata pezzogna (occhione ). Intorno si sono osservate diverse emissioni idrotermali con una frequenza ultimamente elevata e proprio queste potrebbero causare crolli più inquietanti della stessa possibile eruzione. Di recente sono stati registrati due eventi, per fortuna contenuti. «La caduta rapida di una notevole massa di materiale — spiega Boschi — scatenerebbe un potente tsunami che investirebbe le coste della Campania, della Calabria e della Sicilia provocando disastri». Nel cuore del Marsili gli strumenti hanno dato un volto alla camera di magma incandescente che si è formata e che oggi raggiunge le dimensioni di quattro chilometri per due: è come una pentola ribollente con il coperchio ben tappato. Il Marsili è da anni un sorvegliato speciale per alcuni segni lanciati. Non ci resta che augurarci che il Marsili continui a dormire ancora per tanti secoli.
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