Zia Teresa, 92 anni: «Telefoni hanno rovinato il mondo. Abbracciatevi e baciatevi di più»

«Sti telefoni hanno rovinato il mondo. Gesù Cristo un altro po’ e si scoccia. Poi vi fa cadere il cielo in testa. Parlate e abbracciatevi di più. É questo il segreto per arrivare all’età mia». Zia Teresa ha 92 anni ma ne dimostra una manciata in meno. Occupa la prima panchina del crocevia, uno slargo che dalla parte alta di Celle di Bulgheria ti dà il benvenuto all’intestino del paese: uno groviglio di vicoletti, archi in pietra e balconi che un altro po’ e si baciano talmente che sono vicini.

E’ una nonnina arzilla e quando si è ritrovata di fianco Luigi Martino, corrispondente del giornale del Cilento, a Celle per la creazione di un video promo della fiera gastronomica ‘A’Cillisi‘, non ha risparmiato battute e concetti che oggi, purtroppo, «nessuno li segue più». «Oggi vi volete per forza infilare nelle case di tutti e volete sapere cosa vi dice quello e come vive quell’altro – dice – ma non funziona così. Con questi telefonini riprendete ogni cosa, è finito tutto ormai e non sapete cosa vi state perdendo. A me dispiace per i più piccoli, per i giovani – continua Zia Teresa – noi ormai abbiamo fatto quello che dovevamo fare».

Ha gli occhi che si scambiano innumerevoli storie. Stringe tra le mani un bastone e raccomanda «di non utilizzare il lievito quando si fanno i ruspitieddi». Le chiamano così, a Celle di Bulgheria, le frittelle con i fiori di zucca. «Serve un po’ di acqua non tanto calda e nemmeno tanto fredda – raccomanda Zia Teresa – poi lascio l’impasto al sole, coperto con uno strofinaccio, e dopo le friggo». Dalla padelle escono fuori storie d’altri tempi. La tradizione vince. E Zia Teresa continua a trascorrere i pomeriggi qui, all’ombra di un grosso albero. Osserva i bambini che giocano con il pallone, qui per fortuna ancora ci sono, e aspetta di acchiappare altri Luigi con cui scambiare battute così. Battute che sanno d’antico.

La foto di Luigi e Zia Teresa è divenuta virale sui social